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Un saluto a tutti gli utenti in ascolto e in particolare quelli che si collegano dalle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Oggi parliamo infatti di un bando promosso da Invitalia e destinato proprio a voi. Ma no! Non è Resto al Sud.

Si chiama Cultura Crea e vale un appuntamento della nostra rubrica sulla finanza agevolata. Va bene, poche chiacchiere e iniziamo.

Ciao dal vostro solito Salvatore Papa, consulente finanziario per professione e ormai Vlogger per passione. Nei prossimi mesi sarò in tour su alcune regioni d’Italia per incontrare tutti quelli che hanno bisogno di supporto e finanziamenti per il proprio business (a proposito, se ti interessa possiamo incontrarci, ti lascio il link qui sotto nei commenti).

Dove ero rimasto? Ah si, il tour. Visto che la Regione Basilicata è una delle destinazioni previste per ottobre 2020, ho fatto un po’ di ricerche sui contributi utili in zona e mi sono imbattuto in Cultura Crea di Invitalia.

È promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e mira a sostenere la filiera culturale e creativa delle regioni che ho elencato prima ma anche a consolidare i settori produttivi collegati.

Quindi sostanzialmente è destinato alle

  • Startup – cioè le nuove imprese di micro, piccola e media dimensione della filiera culturale e creativa
  • Imprese consolidate – quindi micro, piccole e medie imprese della filiera culturale, creativa, dello spettacolo e delle filiere dei prodotti tradizionali e tipici
  • Imprese sociali – cioè il terzo settore nelle attività collegate alla gestione di beni, servizi e attività culturali, favorendo forme di integrazione

Ma parliamo di cifre: Le risorse finanziarie stanziate ammontano a circa 107 milioni di euro ed è prevista -attenzione- una dotazione aggiuntiva di 7 milioni di euro.

Possono essere presentati programmi di investimento per un tetto massimo di 400mila euro e sul singolo progetto si può ottenere:

  • un finanziamento agevolato a tasso zero a copertura del 40% delle spese ammissibili. E, questa la cosa più interessante, non sono necessarie garanzie.
  • un contributo a fondo perduto fino a copertura del 40% delle spese ammissibili.

Il 20% rimanente resta ovviamente in capo all’impresa beneficiaria, ma in entrambi i casi il tetto delle agevolazioni è elevabile al 45% per i progetti presentati da imprese a maggioranza femminile, giovanile (parliamo della fascia 18-35 anni) o in possesso del rating di legalità.

Cosa si può fare con queste risorse?

Creare una micro, piccola o media impresa che abbia un progetto imprenditoriale innovativo in una delle seguenti aree tematiche:

  1. conoscenza – sviluppo o applicazione di tecnologie per creare, organizzare, archiviare e accedere a dati e informazioni legati all’industria culturale
  2. conservazione – modalità e processi innovativi per le attività di restauro/manutenzione e recupero del patrimonio culturale
  3. fruizione – produzione di innovazione per una gestione integrata dei beni culturali con il territorio
  4. gestione – sviluppo di strumenti e soluzioni applicative in grado di innovare le attività di gestione di beni e attività culturali

Per maggiori dettagli puoi consultare il sito di Invitalia e “scavare” fra i numerosi allegati oppure contattarmi e raccontarmi il tuo progetto. Tieni presente che questo è un bando a sportello, quindi non ha una vera e propria scadenza, si interromperà ad esaurimento fondi.

Io ti ricordo come sempre che trovi questa e tutte le altre misure in corso sul mio blog salvatorepapa.com e sui miei canali social: Facebook, Instagram e tiktok.

Ciao!

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