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Transizione digitale organismi culturali e creativi 2022

Transizione digitale

Transizione digitale organismi culturali e creativi” rientra nella Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0 (M1C3)”, Misura 3 “Industria culturale e creativa 4.0”, Investimento 3.3 “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde”, Sub-Investimento 3.3.2 “Sostegno ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale” del PNRR. 

L’obiettivo generale dell’Investimento 3.3 è sostenere la ripresa e il rilancio dei settori culturali e creativi come definiti dal programma Europa Creativa, ovvero tutti i settori le cui attività si basano su valori culturali ed espressioni artistiche e altre espressioni creative individuali o collettive, siano esse orientate al mercato o non orientate al mercato, inclusi architettura, archivi, biblioteche e musei, artigianato artistico, audiovisivo (inclusi film, televisione, videogiochi e multimedia), patrimonio culturale tangibile e immateriale, design (incluso il design della moda), festival, musica, letteratura, arti dello spettacolo (compresi teatro e danza), libri ed editoria, radio e arti visive. 

La misura Transizione digitale organismi culturali e creativi 2022 è finalizzata a fornire supporto ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale lungo l’intera catena del valore (produzione, coproduzione, gestione, distribuzione e incontro con il pubblico) attraverso contributi finanziari. 

L’incentivo può contare su una dotazione finanziaria di 115 milioni di euro. Al fine di assicurare una distribuzione delle risorse in linea con quanto previsto nel PNRR, la dotazione finanziaria sarà riservata per il 40% a soggetti che abbiano unità locale nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna).

Ecco cosa troverai in questo articolo

Transizione digitale organismi culturali e creativi - soggetti beneficiari

Per la misura Transizione digitale organismi culturali e creativi possono presentare domanda:

  • micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone;
  • società cooperative;
  • associazioni non riconosciute;
  • fondazioni;
  • organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit;
  • Enti del Terzo settore iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS”, che operano nei settori culturali e/o creativi e che risultino costituiti al 31/12/2020.

I requisiti richiesti per i soggetti beneficiari, alla data di presentazione della domanda, sono i seguenti:

  • essere iscritti, ove previsto, nel Registro delle Imprese tenuto presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente;
  • risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di scioglimento o liquidazione e non essere sottoposti a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e ad amministrazione controllata o straordinaria;
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;
  • trovarsi in una situazione di regolarità contributiva;
  • avere titolo a ricevere aiuti de minimis secondo quanto disposto dal regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (di seguito “Regolamento de minimis”);
  • avere restituito le agevolazioni godute per le quali è stato disposto dalla Pubblica Amministrazione un ordine di recupero;
  • non avere ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.

Le associazioni non riconosciute, costituite attraverso atto scritto registrato all’Agenzia delle Entrate, devono essere in possesso di un codice fiscale
attribuito entro il 31/12/2020.

Transizione digitale organismi culturali e creativi - progetti ammissibili

Gli interventi ammessi per la misura Transizione digitale organismi culturali e creativi hanno lo scopo di:

  • creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online capaci di interagire molteplici linguaggi espressivi e di adottare narrazioni innovative;
  • circolazione e diffusione dei prodotti culturali verso nuovo pubblico (diminuzione del divario territoriale, raggiungimento categorie deboli) e verso l’estero (ad es. sviluppo e ideazione di formati per lo streaming, dal vivo e non);
  • la realizzazione di attività per la fruizione del proprio patrimonio attraverso modalità e strumenti innovativi di offerta (piattaforme digitali, hardware, software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione) volte a garantire un
    beneficio in termini di impatto economico, culturale e/o sociale, salvaguardando adeguatamente la tutela della proprietà intellettuale;
  • digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione, condivisione attraverso la coproduzione, cooperazione trasfrontaliera e circolazione internazionale, soprattutto nell’Unione Europea;
  • incremento all’utilizzo del crowdsourcing e lo sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti community-based.

Gli ambiti di attività dei soggetti realizzatori sono i seguenti:

  • Musica;
  • Audiovisivo e radio (inclusi: film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
  • Moda;
  • Architettura e Design;
  • Arti visive (inclusa fotografia);
  • Spettacolo dal vivo e Festival;
  • Patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi: archivi, biblioteche e musei);
  • Artigianato artistico;
  • Editoria, libri e letteratura;
  • Area interdisciplinare (relativo ai soggetti che operano in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).

I progetti proposti possono avere un valore massimo di euro 100.000,00, al netto di IVA e dovranno essere avviati dopo la presentazione della domanda. Il progetto ammesso dovrà essere realizzato entro 18 mesi,  a partire dalla data di accettazione del provvedimento di ammissione. 

Ogni soggetto beneficiario può presentare una sola domanda correlata a un solo progetto. 

Il progetto potrà essere realizzato in riferimento ad una o più unità locali ubicate sul territorio italiano, anche diverse dalla sede legale, ovviamente nella domanda dovrà obbligatoriamente indicare l’unità locale cui è riferito il progetto. I beni oggetto dei contributi possono essere utilizzati anche al di fuori delle unità locali, purchè localizzati sul territorio nazionale, a condizione che se ne dimostri la funzionalità al progetto e all’attività del soggetto realizzatore.

Transizione digitale organismi culturali e creativi - spese ammissibili

Per la misura Transizione digitale organismi culturali e creativi sono ammissibili le spese sostenute direttamente dai soggetti realizzatori a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda, concernenti le seguenti voci di investimento:

  • impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili, questi ultimi ammissibili purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione o erogazione dei servizi;
  • servizi specialistici e beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate correlate al progetto da realizzare. Tali spese devono essere supportate
    da apposita perizia giurata, rilasciata da un tecnico abilitato iscritto all’ordine di riferimento avente specifiche e documentate competenze nel settore di riferimento della spesa. La perizia deve contenere tutte le informazioni necessarie alla quantificazione del costo sostenuto per i
    beni pluriennali oggetto di finanziamento e attestare la congruità del prezzo;
  • opere murarie fino al limite massimo del 20% del progetto di spesa ammissibile (investimento e capitale circolante), per l’adeguamento alle condizioni necessarie alla realizzazione dell’investimento proposto e finanziato, delle unità locali dei soggetti realizzatori. Rientrano nelle opere murarie anche gli impianti generali di servizio all’immobile fatto salvo il caso di quelli strettamente funzionali alla realizzazione del progetto di digitalizzazione.

I beni devono essere nuovi di fabbrica e non devono rappresentare mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature.

Non sono ammesse acquisizioni mediante il cosiddetto “contratto chiavi in mano”, né beni acquisiti con contratti di leasing, né mediante commesse interne. Ai fini dell’ammissibilità della spesa farà fede la data dei documenti fiscalmente validi.

Sono, ammissibili, anche, le seguenti spese di capitale circolante, fino al limite massimo del 20% del progetto di spesa ammissibile, purché strettamente funzionali al progetto finanziato:

  • materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo, purché strettamente funzionali al progetto finanziato;
  • utenze relative all’unità locale purché strettamente funzionali al progetto finanziato;
  • canoni di locazione relativi all’unità locale purché strettamente funzionali al progetto finanziato;
  • prestazioni di servizi strettamente funzionali al progetto finanziato non rientranti direttamente nelle spese per servizi specialistici, ma comunque connessi ad esigenze derivanti dalla realizzazione del progetto;
  • nuovo personale assunto per il progetto finanziato, che non benefici di altre agevolazioni.

L’imposta sul valore aggiunto (IVA) è un costo ammissibile solo se questa non sia recuperabile, nel rispetto della normativa nazionale di riferimento. Tale importo dovrà tuttavia essere puntualmente tracciato per ogni progetto nei sistemi informatici gestionali, in quanto non è incluso nell’ambito della stima dei costi progettuali ai fini del PNRR.

Le agevolazioni sono concesse esclusivamente sotto forma di contributi a fondo perduto e nella misura massima dell’80% del progetto di spesa ammissibile e, comunque, per un importo massimo pari a euro 75.000,00 ai sensi e nei limiti del Regolamento de minimis.

I contributi di cui al presente Avviso non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche rientranti nella definizione di aiuto di stato.

I soggetti realizzatori devono garantire la copertura finanziaria residua del progetto apportando un contributo finanziario, attraverso risorse proprie, per un importo pari alla quota parte della spesa ammissibile (più IVA) non coperta dal contributo.

Transizione digitale organismi culturali e creativi - presentazione domanda

Le domande per la misura Transizione digitale organismi culturali e creativi, devono essere presentate esclusivamente per via telematica e saranno valutate con procedimento a graduatoria. 

A partire dalla data di chiusura della presentazione delle domande, verrà avviata la valutazione delle proposte progettuali in ordine cronologico e successivamente verrà stilata una graduatoria di merito per ciascuna priorità settoriale e territoriale (riserva per le regioni del Mezzogiorno).

Le domande possono essere presentate a partire dal giorno 3 novembre 2022, alle ore 12:00 e sino alle ore 18.00 del giorno 1 febbraio 2023. 

Transizione digitale organismi culturali e creativi - considerazioni/conclusioni

Vorrei fare una precisazione, in quanto nei vari bandi si cita sempre il Regolamento "de minimis". Secondo il Regolamento "de minimis" il massimale è fissato a 200 000 euro per gli aiuti che un’impresa unica può ricevere nell’arco di tre anni da uno Stato membro.

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